Ecco i materiali dei laboratori di Striaments #3
LAIT IN ASEET Alcune ricette per la fermentazione
Manuale di autoproduzione di lubrificanti
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Nostro intervento al termine del corteo transfemminista contro la violenza di genere che si è tenuto a Udine il 25 novembre 2023
“Per voi che vi sentite assolti”
Novembre 2023, la storia si ripete: l’ennesimo uomo ha deciso di uccidere una donna e siamo già stufe del can can mediatico che si scatena ogni volta che succede. Siamo stufe della narrazione del bravo ragazzo, di quanto fosse un gesto inaspettato, di quanto sia così incredibile e, a parole, inaccettabile quanto avvenuto. Lo sottolineiamo: A PAROLE è inaccettabile, perché, nei fatti, nulla si muove affinché qualcosa cambi davvero.
Hanno ragione le voci che si levano a denunciare il femminicida come figlio sano di questa società, a sottolineare che non sia una mela marcia, ma la norma.
Sappiamo che il femminicidio è solamente l’apice della violenza di genere, l’atto finale di una credenza pervasiva, come espresso con forza da Elena Cecchettin, che il patriarcato vorrebbe vedere zitta e piangente in casa. A lei va tutta la nostra solidarietà in questo momento. Sappiamo -come lei- di vivere in una società misogina, sessista, omofoba, transfobica, razzista e classista, costruita per porre al vertice della piramide l’uomo (principalmente bianco eterosessuale e cisgenere) ed è a voi uomini che ci rivolgiamo.
Voi uomini siete responsabili, nessuno Continua a leggere
Iniziativa a cura di alcune compagne femministe che attraversano lo spazio autogestito di via de rubeis.
Venerdì 17 novembre 2023 _ ore 19.30
presso lo Spazio Autogestito di Via De Rubeis 43 a Udine
Presentazione del libro
“Jin Jiyan Azadi – La Rivoluzione delle donne del Kurdistan”
Curato dall’Istituto Andrea Wolf e pubblicato da Tamu Edizioni
Jin, Jîyan, Azadî raccoglie le voci di venti rivoluzionarie curde e le compone in un’architettura maestosa: le combattenti ci offrono attraverso memorie private, lettere e pagine di diario una profonda riflessione su un percorso che non inizia con la riconquista di Kobane del 2015 ma ha radici ben più lontane. Per la prima volta scopriamo dalla prospettiva delle protagoniste la visione del mondo e le scelte di vita che le hanno portate alla guida di una guerra di liberazione, oltre che di un epocale progetto di trasformazione dei rapporti tra donne e uomini, tra nazioni e tra specie viventi. La loro proposta di una via d’uscita ci cattura e destabilizza i nostri canoni culturali.
Vi aspettiamo per il BUFFET VEGAN di autofinanziamento _ ore 19.30
E a seguire la PRESENTAZIONE del libro _ ore 20.30
SPAZIO AUTOGESTITO DI VIA DE RUBEIS 43 A UDINE
DOMENICA 5 NOVEMBRE ore 19.00
per la proiezione del docmentario (concessoci in esclusiva dal regista)
“IL DITO E LA LUNA”
di Agostino M. D’Antonio
La proiezione è preceduta (e per chi vuole, anche seguita =) ) da un BUFFE VEGANO di autofinanziamento/sopravvivenza spazio perciò VENITE CON FAME!!!
“Succede che se se abiti in una terra colonizzata e militarizzata e non ti sta bene, non lo puoi dire. Che se i poligoni militari ti fanno schifo perché uccidono in molti più modi rispetto a quelli che si potrebbe immaginare, devi tacere e sopportare. Che se vuoi mostrare il medio ad un sistema orribile, quel dito non devi osare alzarlo.
Così succede che nel 2018 il rapper sardo Bakis Beks si esprima contro lo schifo della militarizzazione della Sardegna ad un proprio concerto e che per due anni lui e altre tre persone del pubblico siano state indagate per poi essere condannate a loro insaputa per oltraggio a pubblico ufficiale.
“Il dito e la luna” è il documentario girato da Agostino M. D’Antonio a riguardo di su una vicenda che è una goccia nel mare della repressione che (colpisce sempre più duro in tempi di guerra al nemico esterno quanto a quello interno) purtroppo abbiamo già avuto modo di vedere in azione. Continua a leggere
Dall’Assemblea della D.I.L.D.A
L’esperienza della Dilda si è conclusa e dopo alcuni giorni di disintossicazione sentiamo la necessità di condividere una riflessione.
Da dove siamo partite
A prescindere da quanto successo l’anno scorso, noi la D.I.L.D.A – Distruggi Infùriati Lìberati e Debella gli Alpini! (sono tutti imperativi quindi non abbisognano di schwa cretini!)- per questa adunata l’avremmo fatta lo stesso. Il motivo è presto detto: l’unica eccezione di Rimini rispetto alle adunate precedenti non è stato il numero di molestie, ma l’attenzione mediatica sulle stesse.
Maschilità egemonica, tanti uomini uniti sotto il vessillo nazionalista e militare in un cameratismo da spogliatoio e imbevuti nell’alcol come ciliegine sotto spirito sono l’humus ideale per il proliferare della cultura dello stupro.
Non ci aveva stupito minimamente nemmeno la retorica cuscinetto che ne era seguita che funge solo da conferma, ovvero quella della GIUSTIFICAZIONE. Le mele marce, gli infiltrati col cappello piumato finto, la goliardia, invece di parlare di molestatori in branco, tutta roba che segue pedissequamente il solito copione mediatico.
Quindi un safer space andava creato.
Abbiamo attivato anche un numero di telefono per eventuali condivisioni e offrire ascolto, dicendo fin da subito che non siamo operatrici sociali, facendo intendere che il numero avrebbe avuto un ruolo di supporto e non necessariamente di denuncia pubblica.
Mantenere l’anonimato e la segretezza di tutto ciò che sarebbe ed è passato da lì, dire che quel mezzo era fatto per prendersi cura di noi, per solidarizzare e non per offrire sponde a carriere, giornalisti, tribunali, sbirri o altro.
Ci dispiace solo per le chiamate perse a notte fonda: semmai leggiate questo comunicato, sappiatelo.
Separatismo femminista, estimatrici e detrattori
Sicuramente siamo felici che la D.I.L.D.A sia riuscita ad essere un luogo accogliente: ce lo testimoniano i ringraziamenti delle persone che hanno potuto passare con noi qualche ora serena e complice e anche di quelle che non sono potute essere presenti, ma che ci hanno fatto sapere di aver provato sollievo nel sentire che in città esisteva un luogo di resistenza all’invasione. Come ben sappiamo, è vitale la presenza di spazi e tempi per noi. A chiunque abbia letto nel termine “separatismo” solo la parola “esclusione”, sbattiamo in faccia la realtà dei fatti: la tre giorni è stata condivisione, discussione, leggerezza e cura ed è stata costruita da (e dedicata a) persone che, invece, l’esclusione la vivono davvero, quotidianamente e su più livelli.
E’ anche importante rilevare che una visibilità mediatica espressa in termini talvolta pruriginosi e talvolta scandalistici, per niente ricercata da parte nostra, sia stata probabilmente la causa di alcune sgradite visite: persone non bene intenzionate si sono avvicinate allo spazio in occasioni diverse con fare provocatorio. Hanno provato ad entrare o hanno tentato di suscitare reazioni da parte nostra, nel tentativo -immaginiamo- di avere la scusa per passare al sodo. Tutti sono stati fatti sloggiare! Evidentemente molti UOMINIETEROCIS sono spaventati dall’esistenza di un luogo che pone in discussione la loro libertà di mettere piede e becco in cose che non li riguardano 365 giorni l’anno e 24/7. Riveliamo loro un piccolo segreto: ce ne saranno ancora di momenti così, quindi dormite pure sonni tranquilli. O agitati. O non dormite: tanto che ce ne frega, a noi? Continua a leggere
Dall’Assemblea della D.I.L.D.A
1312-14 MAGGIO 2023 presso lo SPAZIO AUTOGESTITO DI VIA DE RUBEIS 43 A UDINE
I TRE GIORNI DELLA D.I.L.D.A Distruggi.Infùriati.Lìberati.Debella gli Alpini!
UNA TRE GIORNI AUTOGESTITA NON MISTA*, UNO SPAZIO CHE VUOLE ESSERE PIÙ SICURO PER DONNE, LESBICHE, TRANS, PERSONE NON BINARIE E QUEER durante l’adunata che si svolgerà in queste date a UDINE!
*PERCHE’ NON MISTA?
Il separatismo per noi è uno strumento di LOTTA un’occasione di IMPOTERAMENTO è un momento di COMPLICITA’ che vogliamo condividere con persone che hanno il nostro stesso posizionamento in seno al sistema etero-cis-patriarcale. Vogliamo per una volta non dover distrarci a spiegare, ma concentrarci su di noi e sui nostri bisogni e su come difenderci ma soprattutto attaccare il sistema che ci opprime.
Siamo sicurx che ogni uomo etero cis che sia veramente alleato capirà, rispetterà questa decisione e non insisterà!
SOS ALPINI MOLESTI tel: 331 4613411
operativo da 12/05 al 15/05
MAIL alpiniaudine@anche.no
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A questo link l’archivio della Laboratoria Transfemminista Queer
https://affinitalibertarie.noblogs.org/category/laboratoriautogestita-transfemmqueer/