Proiezione “Il dito e la Luna”


SPAZIO AUTOGESTITO DI VIA DE RUBEIS 43 A UDINE

DOMENICA 5 NOVEMBRE ore 19.00

per la proiezione del docmentario (concessoci in esclusiva dal regista)
“IL DITO E LA LUNA”
di Agostino M. D’Antonio

La proiezione è preceduta (e per chi vuole, anche seguita =) ) da un BUFFE VEGANO di autofinanziamento/sopravvivenza spazio perciò VENITE CON FAME!!!

“Succede che se se abiti in una terra colonizzata e militarizzata e non ti sta bene, non lo puoi dire. Che se i poligoni militari ti fanno schifo perché uccidono in molti più modi rispetto a quelli che si potrebbe immaginare, devi tacere e sopportare. Che se vuoi mostrare il medio ad un sistema orribile, quel dito non devi osare alzarlo.
Così succede che nel 2018 il rapper sardo Bakis Beks si esprima contro lo schifo della militarizzazione della Sardegna ad un proprio concerto e che per due anni lui e altre tre persone del pubblico siano state indagate per poi essere condannate a loro insaputa per oltraggio a pubblico ufficiale.
“Il dito e la luna” è il documentario girato da Agostino M. D’Antonio a riguardo di su una vicenda che è una goccia nel mare della repressione che (colpisce sempre più duro in tempi di guerra al nemico esterno quanto a quello interno) purtroppo abbiamo già avuto modo di vedere in azione. Continua a leggere

La tre giorni della Dilda : Comunicato post adunata

Dall’Assemblea della D.I.L.D.A

L’esperienza della Dilda si è conclusa e dopo alcuni giorni di disintossicazione sentiamo la necessità di condividere una riflessione.

Da dove siamo partite

A prescindere da quanto successo l’anno scorso, noi la D.I.L.D.A – Distruggi Infùriati Lìberati e Debella gli Alpini! (sono tutti imperativi quindi non abbisognano di schwa cretini!)- per questa adunata l’avremmo fatta lo stesso. Il motivo è presto detto: l’unica eccezione di Rimini rispetto alle adunate precedenti non è stato il numero di molestie, ma l’attenzione mediatica sulle stesse.
Maschilità egemonica, tanti uomini uniti sotto il vessillo nazionalista e militare in un cameratismo da spogliatoio e imbevuti nell’alcol come ciliegine sotto spirito sono l’humus ideale per il proliferare della cultura dello stupro.
Non ci aveva stupito minimamente nemmeno la retorica cuscinetto che ne era seguita che funge solo da conferma, ovvero quella della GIUSTIFICAZIONE. Le mele marce, gli infiltrati col cappello piumato finto, la goliardia, invece di parlare di molestatori in branco, tutta roba che segue pedissequamente il solito copione mediatico.
Quindi un safer space andava creato.
Abbiamo attivato anche un numero di telefono per eventuali condivisioni e offrire ascolto, dicendo fin da subito che non siamo operatrici sociali, facendo intendere che il numero avrebbe avuto un ruolo di supporto e non necessariamente di denuncia pubblica.
Mantenere l’anonimato e la segretezza di tutto ciò che sarebbe ed è passato da lì, dire che quel mezzo era fatto per prendersi cura di noi, per solidarizzare e non per offrire sponde a carriere, giornalisti, tribunali, sbirri o altro.
Ci dispiace solo per le chiamate perse a notte fonda: semmai leggiate questo comunicato, sappiatelo.

Separatismo femminista, estimatrici e detrattori

Sicuramente siamo felici che la D.I.L.D.A sia riuscita ad essere un luogo accogliente: ce lo testimoniano i ringraziamenti delle persone che hanno potuto passare con noi qualche ora serena e complice e anche di quelle che non sono potute essere presenti, ma che ci hanno fatto sapere di aver provato sollievo nel sentire che in città esisteva un luogo di resistenza all’invasione. Come ben sappiamo, è vitale la presenza di spazi e tempi per noi. A chiunque abbia letto nel termine “separatismo” solo la parola “esclusione”, sbattiamo in faccia la realtà dei fatti: la tre giorni è stata condivisione, discussione, leggerezza e cura ed è stata costruita da (e dedicata a) persone che, invece, l’esclusione la vivono davvero, quotidianamente e su più livelli.
E’ anche importante rilevare che una visibilità mediatica espressa in termini talvolta pruriginosi e talvolta scandalistici, per niente ricercata da parte nostra, sia stata probabilmente la causa di alcune sgradite visite: persone non bene intenzionate si sono avvicinate allo spazio in occasioni diverse con fare provocatorio. Hanno provato ad entrare o hanno tentato di suscitare reazioni da parte nostra, nel tentativo -immaginiamo- di avere la scusa per passare al sodo. Tutti sono stati fatti sloggiare! Evidentemente molti UOMINIETEROCIS sono spaventati dall’esistenza di un luogo che pone in discussione la loro libertà di mettere piede e becco in cose che non li riguardano 365 giorni l’anno e 24/7. Riveliamo loro un piccolo segreto: ce ne saranno ancora di momenti così, quindi dormite pure sonni tranquilli. O agitati. O non dormite: tanto che ce ne frega, a noi? Continua a leggere

PROGRAMMA “I tre giorni della D.I.L.D.A – 12-13-14 maggio a UDINE”


Dall’Assemblea della D.I.L.D.A
1312-14 MAGGIO 2023 presso lo SPAZIO AUTOGESTITO DI VIA DE RUBEIS 43 A UDINE

I TRE GIORNI DELLA D.I.L.D.A  Distruggi.Infùriati.Lìberati.Debella gli Alpini!

UNA TRE GIORNI AUTOGESTITA NON MISTA*, UNO SPAZIO CHE VUOLE ESSERE PIÙ SICURO PER DONNE, LESBICHE, TRANS, PERSONE NON BINARIE E QUEER durante l’adunata che si svolgerà in queste date a UDINE!

*PERCHE’ NON MISTA?
Il separatismo per noi è uno strumento di LOTTA un’occasione di IMPOTERAMENTO è un momento di COMPLICITA’ che vogliamo condividere con persone che hanno il nostro stesso posizionamento in seno al sistema etero-cis-patriarcale. Vogliamo per una volta non dover distrarci a spiegare, ma concentrarci su di noi e sui nostri bisogni e su come difenderci ma soprattutto attaccare il sistema che ci opprime.
Siamo sicurx che ogni uomo etero cis che sia veramente alleato capirà, rispetterà questa decisione e non insisterà!

SOS ALPINI MOLESTI tel: 331 4613411
operativo da 12/05 al 15/05
MAIL alpiniaudine@anche.no
Continua a leggere